Alla scoperta dei Borghi celati tra i Nebrodi e le Madonie
Sperlinga e il suo Castello rupestre
Sperlinga è una piccola e graziosa città dell’entroterra siciliano.
Situata tra i Monti Nebrodi e le Madonie, distante circa 50 km da Enna, Sperlinga è una delle località siciliane che meriterebbero più attenzione da parte dei visitatori: antico borgo d’origine medievale si contraddistingue per il suo castello interamente scavato nella roccia, così come alcune costruzioni civili.
Il nome della cittadina, derivante dal greco Spelonca (grotta), si deve proprio all’ attitudine della popolazione del luogo a ricavare le proprie dimore direttamente dalla pietra nuda.
Nel territorio di Gangi i ritrovamenti più antichi risalgono alla età del bronzo antica, nell'epoca caratterizzata dalla cultura di Castelluccio, come testimoniato da necropoli costituite da tombe a grotticella rinvenute nel sito di Serra del Vento e nelle contrade Regiovanni e Zappaiello, a circa dieci chilometri dall'attuale centro abitato.[6] A lungo fu identificata con la leggendaria città cretese di Engyon. Accreditati eruditi, studiosi di ieri e di oggi collocano Engio proprio dalle parti di Gangi (località di Gangivecchio o di Monte Alburchia). Alcune evidenze archeologiche appaiono confermare ciò. Un'accreditata storiografia, di lunga data, scrive della distruzione del paese avvenuta nel 1299 per opera di Federico III durante la guerra dei Vespri. Fu ricostruita su un monte vicino: il Marone. I primi documenti storiografici attestano l'esistenza di Gangi (allora ubicata nel sito originario di contrada Gangivecchio) nel XII secolo. Fu poi compresa nei possedimenti della contea di Geraci: nel 1195 Enrico VI di Svevia, che nell'anno precedente aveva sottomesso la Sicilia e ne era stato incoronato re, assegnò alla famiglia de Craon, nella persona della contessa Guerrera, le divise pertinenti alla contea, i cui confini furono definiti includendo il territorio di Gangi.[7] Dal XIII secolo la contea di Geraci passò sotto la dominazione dei nobili Ventimiglia.