Il Museo di Storia Naturale
Nel dicembre del 1989, veniva inaugurato a Niscemi il Museo Didattico Comprensoriale di Storia Naturale (scarica approfondimento), voluto da alcuni appassionati naturalisti (V.Liardo, L.Lino, R.Mascara, S.Zafarana), realizzato con un modesto finanziamento dell’Amministrazione provinciale di Caltanissetta e mantenuto grazie ad un contributo annuo erogato dal Comune di Niscemi.
L’intento era quello di portare a conoscenza dell’opinione pubblica, ed in particolare di giovani e studenti, gli aspetti geografici e naturalistici di un’area della Sicilia centro-meridionale ricadente per buona parte nel territorio della bassa provincia nissena e compresa tra i fiumi Salso e Dirillo, rispettivamente ad ovest ed est, e a nord limitata da corsi d’acqua minori (torrente Braemi e Nociara, fiume dell’Elsa e del Tempio).
PROGRAMMA PER LE SCUOLE 2019/2020
Essa racchiude ecosistemi di straordinario pregio paesaggistico e pregevoli emergenze floristiche e faunistiche che hanno giustificato la creazione di alcune riserve naturali, prime fra tutte la Sughereta di Niscemi, il Bosco di Santo Pietro e il Biviere di Gela, alle quali la struttura museale dedica ampio spazio. Di suddetta zona è stata raccolta una grande messe di dati di ordine geografico, geologico, paleontologico, faunistico e floristico, che unitamente a reperti ritrovati sul campo o ricevuti in dono, ha costituito oggetto delle varie unità ostensive.
Peculiarità della struttura è il taglio didattico dell’insieme e le modalità espositive con cui vengono illustrate le varie tematiche, senza, peraltro, rinunciare al rigore scientifico. Le chiare didascalie, il meticoloso lavoro di cartellinatura, la cartografia inedita e le fotografie in gran parte originali (anche macro e microfoto), fanno di questo Museo uno strumento ideale per insegnanti e studiosidella natura desiderosi di saperne di più su questa parte di Sicilia.
Il Museo, inizialmente gestito dalla locale sezione WWF, venute nel frattempo meno le collezioni del Lino e del Mascara, è passato nel 1995 al Centro Educazione Ambientale che lo ha arricchito, ampliato e che ha provveduto ad una nuova sistemazione presso i locali del nuovo
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